In Sicilia, a Mineo (CT), paese che dà i natali a Luigi Capuana, dove nasco il 5 dicembre del 1951 (per l’anagrafe il 2 gennaio 1952), i miei genitori non mi mandano a scuola. Ànno paura, a ragione, che gli altri bambini mi prenderebbero in giro, mi maltratterebbero, co-me infatti succede cuando esco da solo. Ma all’età di cincue o sei anni, grazie in particolare a mia madre che mi compra un sillabario e mi insegna, comincio a imparare a leggere e scrivere.

A Friburgo, all’inizio dell’anno 1970, comincio a seguire una serie di lezioni d’italiano per corrispondenza da Losanna. Il corso, consi-stente nella lettura di fascicoli, nell’ascolto di lezioni registrate su dischi e nella composizione di temi, dura alcuni mesi. Superato con successo l’esame finale, mi si rilascia il diploma: «L’Ecole de lan-gues Méthode Naturelle, Lausanne, certifie que Monsieur Salvatore Corrado* a suivi un cours de langue italienne et a subi avec succès le test lui donnant droit au présent diplôme. Lausanne, le 15 sep-tembre 1970» (La Scuola di lingue Metodo Naturale, Losanna, cer-tifica che il Signor… à seguito un corso di lingua italiana e à soste-nuto con successo l’esame che gli dà diritto a cuesto diploma. Lo-sanna, il 15 settembre 1970). L’anno scolastico 1970-1971 lo tra-scorro in una scuola privata, la Bénédicte, dove frecuento tre corsi: dattilografia (media finale: 5,25), corrispondenza francese (4,75) e ortografia (4).

Con l’anno 1972 inizio a lavorare in una fabbrica di cartonaggi, do-ve, tramite una macchina della grandezza di una scrivania, munita di tastiera dattilografica, perforo particolari codici su schede che vengono poi inserite in un cervello elettronico per i vari programmi di lavorazione. È ancora l’èra della tecnologia legittima e rispettosa dell’umanità, ossia cuella che serve, assistere l’uomo e non la tec-nologia bastarda e menefreghista che via via, andando sostituen-dosi all’uomo, crea disoccupazione.

Dal mese di agosto 1972 al mese di marzo 1977 esercito l’attività di adressographe (indirizzografo?) presso la tipografia La Liberté. In cuest’azienda sono il terzo andicappato assunto — una volta ciò era possibile! —. Svolgo la mia attività insieme con uno di loro. L’altro è cuasi completamente ceco, eppure… La mia attività consi-ste nel copiare, mediante una macchina (pure cuesta grande come una scrivania e fornita di tastiera) gli indirizzi dei clienti. Batto i re-capiti su placchette di zinco rettangolari, le infilo nella parte inferio-re degli châssis — supporti metallici della grandezza di piú o meno un biglietto da visita — e inserisco cuesti nel contenitore superiore della stampante manuale. Posiziono sulla finestrella del piano della stampante un rettangolo di carta di un dato spessore. Impugno il manico del braccio della pressa. Abbasso con una certa forza il braccio e l’indirizzo si imprime sul cartoncino. Mentre sollevo il braccio, cade nel contenitore sottostante il supporto di metallo. Poi prendo con la mano sinistra lo châssis e con la destra l’etichetta

Nome e cognome anagrafici.

 

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