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Iniziato il 30 luglio 2015 (in sostituzione d'altro materiale).

 10 pagine — Sinora avreste letto fino a pagina 10

Acreàstro Ennannellòro (AE)
Acreàstro Ennannellòro (AE)


Lampi autobiografici

 

Inizio col dire che trovo indigesti gli eufemismi, tra i cuali diversa abilità, cuindi diversamente abi-le, disabilità/disabile,... cui pre-ferisco andicap/andicappato. Andicap è un termine sportivo che significa semplicemente sia vantaggio sia svantaggio. Fuori dell'àmbito sportivo vuol dire so-prattutto svantaggio. Cuindi andi-cap e andicappato sono universalmente applicabili, perciò per nul-la offensivi. Perché diversa abilità/diversamente abile e disabili-tà/disabile sarebbero invece voci offensive? Per due motivi. Primo perché l'andicappato non è diversamente abile — ogni non-andi-cappato è diversamente abile rispetto a un altro non-andicappato, basta riflettere un attimo per concordare —. E secondo perché l'andicappato non è disabile (aggettivo morto, riportato in vita, che voleva dire inabile!), cioè non è inabile (appunto!). Ogni andicap-pato è abile già per il fatto che esista. È la sua abilità che, rispetto a cuella dei «non-andicappati diversamente abili», risulta non sol-tanto «diversa», bensì anche svantaggiata. I due eufemismi, più che neologismi, e per giunta la legge sulla parità di trattamento palesano che si tende consci o meno a sempre e comuncue non accettare la vera differenza costituita dall'andicap, anzi a averne ora paura. Infatti oggi più che mai la persona portatrice d'andicap viene volontariamente, o per timore della legge, abbandonata a sé stessa, tranne se è ricca di suo o perché strumentalizzata dai me-dia. Ma anche cuì l'odore dell'ipocrisia asfìssia parecchio. O viene maltrattata per il piacere d'infrangere la legge, mentre prima lo era per il piacere di prenderla in giro e/o di essere cattivi; ma almeno, in entrambi i casi, ci si accorgeva di lei.

Io sono andicappato. Il mio andicap consiste in difficoltà moto-rie, anche nel parlare, conseguenti a un parto difficile. Sono però abbastanza autosufficente. È triste dirlo, ma mi càpita di rimpiangere i tempi in cui vengo maltrattato, negli anni '50 (del 1900), in Sicilia... 

 

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